Sono seduta sul treno che fra qualche ora mi riporterà in Ossola; sembrerebbe la camminata più dura di questi giorni passati a macinare chilometri e a godere del paesaggio toscano ed umbro… Perché? Perché si ritorna sempre cambiati in qualche maniera da un viaggio… Qualunque esso sia…
Sono partita l’ 11 ottobre da Domodossola per un viaggio, un pellegrinaggio, una lunga camminata.. Chiamatela come volete! Comunque sono partita, in solitaria.. Beh proprio in solitaria non direi… qualche compagna l’ avevo.. Sign.ra Ansia e Sign.ra Paura presenti! Dovute probabilmente all’esperienza che stavo per affrontare, come si dice ” sai quel che lasci, non sai quel che trovi”, in più con paure che limitano molto la libertà di una persona, intendo la paura di una donna da sola in questo mondo strano… Ma ero consapevole che in un cammino a piedi si vede di più il lato maschile di una ragazza non di certo quello femminile … Ih ih ih !
Il viaggio dell’andata in treno è stato ricco di pensieri..oltre al mio inseparabile zaino verde speranza, che mi ha accompagnato anche l’anno scorso a Santiago, ho portato per parecchi chilometri un bellissimo e pesantissimo zaino interiore…che giorno dopo giorno, chilometro dopo chilometro, si e’ svuotato, lasciando del sano posto alla vita…
* Giorno 0
La partenza effettiva del mio cammino a piedi e’ stata Chiusi di La Verna ; da questo grazioso paese, mi sono incamminata verso il suo incantevole Santuario, giustamente sotto una tranquilla pioggerellina autunnale…beh mia tant pioggerellina…
Un sentiero molto buffo… naturalmente in salita ( un santuario mica può stare in pianura…) con statue di simpatici elfetti che mi hanno fatto compagnia per qualche tratto, fino ad arrivare ad una costruzione che emanava già una strana sensazione…
Entrata quasi in punta di piedi da questo portone, mi sono persa nell’energia che trasmetteva.
Espletate le “burocrazie” per la registrazione all’ostello e ritirato la mia amatissima credenziale, mi sono sistemata nella camerata e visitato , prima di cena, questo luogo di altri tempi.
Il mio cammino sulle orme di Francesco inizia nel luogo simbolo del suo percorso spirituale: qui, come ad Assisi ed in alcuni altri paesini, la sua presenza è stata, ed è, quasi palpabile.. Ogni sasso, ogni albero, qualsiasi cosa parla di lui…è strano da spiegare, bisogna provarla, anche per chi non crede.
A fine della cena con gli altri pellegrini ( non tantissimi….8 compresa me!: io, 5 tedeschi e una coppia di italiani con cui mi incrocerò parecchie volte), una suora francescana, molto giovane, con uno sguardo brillante e vivo, si è avvicinata a noi per conoscerci ed augurarci ” buon cammino” e prima di ritirarsi mi ha posto una domanda strana…. Mi ha chiesto se ero francescana…. A questa domanda non le ho saputo rispondere, però a fine cammino devo dire qualcosina ho capito..non del tutto però devo essere sincera …ci sto lavorando!
Ecco una breve storia delle otto tappe che mi hanno segnato i piedi, le spalle, i muscoli…ma soprattutto il cuore! Incontri, racconti o solamente sguardi con gente normale che cerca di vivere e non sopravvivere, che ti fanno pensare….e consigli per chi voglia intraprendere questo cammino e vivere l’Italia a piedi…lentamente !
E naturalmente …un po’ di mie emozioni.
* Giorno 1 : Tappa da Santuario di La Verna Pieve di Santo Stefano – Info utili:
Cammino :Difficoltà T – Durata 4 ore – km 18 e più ( dopo inizi a vagare per visitare il posto)
Costi: pernottamento con cena e prima colazione al Santuario di La Verna 25 euro- ( pochi posto da prenotare….merita!) – Pernottamento +colazione presso b&b il Castellare a Pieve di Santo Stefano 15 euro ( 23 posti , buono molto alla mano) – Cena presso pizzeria Michele 10 euro ( prezzo pellegrino) – Museo del Diario 3 euro ( merita una visita)
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Sveglia presto presto.. Ore 6:00 già in piedi… Volevo vedere l’alba! E godermi ancora per un po’ il Santuario ( merita una visita di un giorno) , un luogo magico, che trasmette serenità e pace…Alcuni luoghi mi ricordano casa.. Come dove San Francesco pregava, assomiglia ad una parte degli Orridi di Uriezzo…
Il sole illumina caldo l’arte e la natura che mi circonda…. Sarà un buon inizio!!! Me lo sento!
Ore 7:30 messa del pellegrino… Con benedizione ! Ci sta… Mette la giusta carica per iniziare…. Ricca colazione e si parte!
Una bellissima camminata immersa totalmente nella natura, tra boschi…sembra una passeggiata sulle nostre valli.. Un bel sali e scesi, non impegnativo… Un po’ fangoso, per via della pioggia del giorno prima. Pratoni immensi da attraversare con panorami di pace.
Nelle prime ore del pomeriggio mi ritrovo già a Pieve di Santo Stefano, un grazioso paesino sulle rive del Tevere, denominato anche città del diario, perché ospita bellissimo archivio ( merita assolutamente una visita) che dal 1984 raccoglie diari ed i carteggi degli italiani qualunque: emigrati e contesse, briganti, tossicodipendenti, contadini, suore…uno straordinario esempio di storia scritta dal basso.
Ho trovato subito alloggio nelle campagne toscane, in un grazioso b&b il Castellare, dove una cortese e simpaticissima famiglia mi ha subito accolto e dato una stanza da condividere con altri pellegrini ( un po’ troppo rosa per i miei gusti…ma ok ci devo solo dormire)
* Giorno 2 :Tappa da Pieve di Santo Stefano a Montagna Info utili:
Cammino :Difficoltà T /E Durata 7/8 ore – km 26
Costi: pernottamento con cena e prima colazione presso b&b alla Battuta 30 euro- ( pochi posti 12 da prenotare….merita tantissimo! )
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Mamma mia a casa faccio fatica ad alzarmi la mattina, mi piace stare a letto..sono un po’ pigrona… Ed invece qui…ho voglia di andare, camminare…scoprire….
Cielo di mille colori anche stamane, l’alba mette la giusta energia per un buon inizio di giornata… E diciamo anche la ricca colazione della signora del b&b non scherza… Rotolerò per i sentieri … Mamma come si trattano bene i toscani!!! Partenza un po’ comoda .. 8:40.. Mi sono persa via a parlare con la padrona di casa… Oggi si va verso Montagna, ho modificato un po’ il programma iniziale… Per non fare tappe da 35/38 più volte…
Che bello e tutta natura! Tutto il percorso nei boschi autunnali coloratissimi toscani. Due ore dalla mia partenza mi ritrovo sull’Eremo di Cernobio, il più antico insediamento monastico dell’alta valle del Tevere… Peccato chiuso…ma almeno si può godere del panorama incantevole e di un Cristo scolpito sulla roccia… Sembra di stare sotto la Chiesa di Baceno… Ma una domanda mi sorge spontanea… Ma come cavolo hanno fatto ha scolpire una meraviglia del genere?? Bah….in calata??
Per l’ora di pranzo mi ritrovo al Passo di Viamaggio… Sicuri che e’ un passo? Io me li ricordavo diversi… Nulla di che comunque …non vale la pena fermarsi a mio parere….
Ancora bosco..ed inizio ad entrare in una riserva… la riserva del Pian dei Lupi…. Si prospettano incontri curiosi….
Dopo qualche chilometro faccio tappa a Piano delle Capanne, dove c’è una bellissima struttura, un rifugio ( per soggiornarci bisogna chiamare la signora Marcella); sarebbe stato bello dormire qui ma se cammino ancora per un ora e mezza sono a destinazione…
Mi raggiungono sul cammino anche i due italiani incontrati a La Verna, Alberto e Monia, due veneti che per anni hanno vissuto in Cina ed ora ritornati in Italia stanno cercando il loro futuro.
Non sono solo loro che incontro… Nei prati attorno a noi, una ventina se non più di camosci che corrono liberi, dei daini che ci fanno subito girare incuriositi dal loro bramito… E poi due cinghiali , che di corsa ci hanno attraversato la strada… Mamma che ansia ih ihih… Ma niente lupo uffa!
Ultimo tratto sotto la pioggia battente..meno male che ho indosso della buona attrezzatura… E devo dire anche delle ottime scarpe… Neanche una goccia… Piede asciutto anche dopo un bagno nel fango grrrrrrr……
Nel cammino per terra trovo anche degli aghi dell’istrice… Voglio pensare che si si solo spaventata ed abbia lanciato i suoi aghi…rimanendo tutta nuda ( che ridere… ) non che abbia fatto una brutta fine..
Arriviamo zuppi fradici a Montagna un mini paesino, carino molto accogliente dove abbiamo trovato riparo da una stupenda coppia di toscanacci Eufelia e Luigino con un simpaticissimo cagnolino presso il loro b&b alla Battuta… Le foto parlano da sole top!!! Loro? Delle splendide persone, solari che mettono subito a proprio agio i pellegrini e che li fanno sentire in famiglia… E poi azzzzzzzzz….che casa!!!
* Giorno 3 : Montagna a Citerna
Info utili:
Cammino :Difficoltà E – Durata 8 ore – km 25
Costi: pernottamento presso il Tao ostello con prima colazione ad offerta libera + ingresso al museo per visita alla Madonna del Parto ( merita) 6,50 euro- cena presso ristorantino a prezzo pellegrino 12 euro.
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Fuori umido… Mmm giacchettina e copri zaino pronti per non bagnarsi troppo…. Ricca colazione e come sempre mi perdo un po’ via con i padroni di casa tanto da partire per ultima e da sola… Ma si tanto non ho fretta di arrivare, l’importante è godersi e vivere il viaggio! e magari non arrivare con il buio visto la stagione!
Una leggera salita nel bosco che mi permette di camminare in cima alle splendide colline toscane! Favoloso… Che vista.. Da in cima si gode di un panorama incantato.. Le nuvole che fanno lago non mi permettono di vedere bene il fondo valle..ma e’ una scena unica…magnifica! E’ straordinario questo percorso perché permette proprio l’unione con la natura.
Mattinata nel bosco fino all’Eremo di Montecasale dove c’è un grazioso Santuario dei Frati Cappuccini, li frate Pio mi ha accolto in chiesa e fatto un piccolo tour nella storia di quelle mura… Dove San Francesco si fermava per pregare e dove anche Sant’Antonio da Padova ha soggiornato; salutato mi sono imbattuta in una bellissima discesa fangosissima ( nb. bruttina da fare senza bastoncini) che mi ha portato fino a San Sepolcro, una città fondata da due pellegrini; sembra una città multietnica , ricca di storia ed arte! Peccato che nelle prime ore del pomeriggio i musei fossero chiusi , perché qui si incontra Piero della Francesca con l’ affresco della Resurrezione e molti suoi dipinti .. Va beh sarà per la prossima volta…si cammina..oggi sembra più lunga…
Due ore per attraversare tutta la pianura e poi una tostina salita che mi ha portato davanti ad un monastero di clausura di suore benedettine … Carino, che energie…mi pongo delle domande incontrando questi “stili” di vita… Tante…
Li oltre ad avere ripreso la coppia di pellegrini italiani, ho incontrato Alberto e Rocco .. Chi sono? Due persone ( una ragazzo sardo e un simpatico bulldog di 40kg) completamente libere, che da due anni percorrono diversi cammini dormendo in tenda, per conoscere il mondo e Dio…che comunque lo si chiami e’ lo stesso per tutti!, non seguono frecce, tibri, tao …ma un minimo di fede e tanto amore..soprattutto fra di loro…si vede e si sente! Liberi.
Proseguiamo per qualche chilometro tutti insieme, visitiamo Monterchi per vedere uno dei più bei dipinti di Piero della Francesca “la Madonna del parto ” (c’è n’è sono solo tre in Italia che rappresentano la Vergine in attesa ) e poi giù fino a Citerna , bellissimo paesino medioevale, ma che in questo periodo non ha neanche un ostello aperto ed allora, dopo aver salutato la bella coppia di giramondo, io e i veneti abbiamo proseguito per qualche chilometro dove ci ha accolto il Tao, un ostello a gestione famigliare poco più sotto in frazione le Pietre. Questa giovanissima famiglia, ha creato una bellissima struttura, accogliente, sotto casa loro, oltre che per dare ospitalità ai viandanti, per far crescere i propri figli di 2 e 4 anni , Noè e Mirko, a contatto con altre culture….parola chiave per loro…Condividere.
Fa strano trovare persone disposte in questo periodo ad aprirti la propria porta di casa ad ospitarti e renderti partecipe della loro vita ed esperienze.
* Giorno 4 : Tappa da Citerna ( fraz. le Pietre) a Città di Castello .. Si entra in Umbria
Info utili:
Cammino :Difficoltà E Durata 8 ore – km 24
Costi: pernottamento e prima colazione presso affittacamere La Mattonata a Città di Castello 20 euro
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Cosa c’è di bello che sentirsi in famiglia? Stamane mi sono sentita così! I primi rumori nell’ostello provenivano dal piano di sopra, dove un allegra brigata si stava svegliando per preparare la colazione a loro ed ai pellegrini del piano inferiore. Una colazione ricchissima ed allegrissima in compagnia di piccoli pesti che ti fanno iniziare con un sorriso la giornata.
Partita in compagnia, ma dopo pochi chilometri , senza accorgemene …distratta dai pensieri e dai viaggi mentali, mi sono ritrovata da sola su una salita diciamo impegnativa… Alquanto fangosa…ma ripagata dal panorama sulla pianura. Dopo una sosta per un caffè presso l’unico agriturismo sul cammino prima della grande città, le Burge ( molto carino dove è’ possibile anche pernottare e mangiare a prezzo da pellegrino) tutta discesa, fino ad un altra salita dove in cima mi aspettavano delle allegre bufale… E perché no break per assaggiare un ottima mozzarella. Ridiscesa piano piano verso la prima città, Lerchi, poi visto che l’Eremo del buon riposo ( dove San Francesco sostava) era chiuso, ho proseguito su asfalto fino a questa grandissima civiltà , Città di Castello che, dopo giorni in piccoli paesi, sembrava un circo pieno di gente e folclore… Forse dovuto anche alla fiera del cioccolato e la musica di giovani gruppi, ma mi sentivo un pesce fuor d’acqua.
Dopo un giro per visitare la città , mi sono seduta in mezzo alla piazza ad ascoltare un po’ di musica, aspettando gli altri due pellegrini, per andare insieme all’affittacamere. Serata in allegria , ci facciamo cullare dalla città in festa fino a crollare.. Pronti per una nuova giornata.
* Giorno 5: Tappa da Città di Castello a Pietralunga
Info utili:
Cammino :Difficoltà E Durata 8/9 ore – km 28
Costi: pernottamento in ostello con camerata presso Don Francesco a offerta libera ( in estate tiene max 25 persone fino a settembre poi solo 6 persone da prenotare.
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Una tappa in completa solitaria , poco bosco e tanto asfalto… E con pochi punti dove riempire la borraccia ( attenzione se lo fate d’estate). Giornata a pensare ai vari incontri fatti fino ad ora, a determinate aspettative, a stili di vita… insomma un viaggio nel viaggio…
Periodo di caccia al cinghiale…mannaggia… Bisogna stare attenti. Due brevi soste, una a Caigisti, quasi a metà strada, alla Casa vacanze il Pioppo, dove Marisa e Davide mi hanno accolto con le loro splendide bimbe e riempito finalmente la borraccia. Che bella famiglia… Che bei sorrisi e sguardi felici di stare a contatto con la natura e fare sempre incontri diversi.
Il secondo, alla Pieve dei Saddi dove sorse una delle prime comunità cristiane nella zona dell’alto Tevere. Nella chiesa un tempo era conservata quella che veniva chiamata “la costola del drago”, forse molto meno romanticamente una costola di dinosauro e la calotta cranica di San Crescenziano ( con cui si benedicano i fedeli Per preservare dal male alla testa). Ora esse sono conservate nel museo della Città di Castello.
Ho proseguito per un altra decina di chilometri e mi sono trovata di fronte, ancora un po’ distante, che mi scrutava da lontano, la piccola cittadina di Pietralunga, su una collina, a 566 metri di altitudine piena di scale e gradini. Un paesino che mi ha accolto calorosamente e tentandomi con i suoi prodotti enogastronomico…. Sarò fortunata o qualcuno da la su mi sta proteggendo.. e mi ha ripagato delle mille scale che stavo facendo per arrivare nel cuore del paese…..Ma ho trovato anche qui il paese in festa… Con degustazione gratuita di mille prodotti…yea!!
Dopo aver pappato tante cose buonissime…. Ho cercato il parroco del paese…naturalmente si chiama Don Francesco, che ospita i pellegrini, e qui ho ritrovato una tedesca che aveva cenato con me la prima sera, dopo qualche ora i due ragazzi veneti e poi una new entry.. Filippo… Un ragazzo di vent’anni di Trento, un po’ ammalato e canterino.
Serata in allegria alla scoperta del caratteristico paesino romanico e poi a nanna… Arrivano delle tappe impegnative fisicamente ed emotivamente…
* Giorno 6: Tappa da Pietralunga a Gubbio
Info utili:
Cammino :Difficoltà E Durata 7/8 ore – km 27
Costi: pernottamento e prima colazione presso la Casa Accoglienza Istituto maestre Pier Filippini 30 euro ( bravissime suore ma sconsiglio, troppo caro se non avete con cui condividere la stanza) consiglio il convento delle Suore Francescane … Super simpatiche, amorevoli e che dire… Top!!!!
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Sveglia presto…alle sette i raggi del sole entravano in camerata a svegliarci dolcemente…. Su in piedi !!! Senza fare troppo rumore per non disturbare gli altri pellegrini… Pian piano la camerata si sveglia, solo la coppia di italiani sonnecchia ancora….
Mi incammino verso il primo bar aperto…. Fameeeee !!! necessito di una colazione da campioni…. Bar quasi vuoto, c’è solo Filippo intento a leggere la cartina della tappa di oggi…. Iniziamo a prendere confidenza e appena finita una colazione partiamo per la tappa insieme.. Passo, ritmo uguale …poi entrambi camminatori solitari, avevamo voglia di parlare, di condividere sensazioni ed emozioni che parlando parlando abbiamo percorso più o meno 27 km, tra boschi ed asfalto , salite, sentieri fangosi e vari incontri di animali…. Cani, gatti, asini, maiali, cavalli, mucche e caprette , senza accorgecene. Una giornata diversa dalle ultime…. un po’ magica… Quasi alla fine entrambi desideravamo un pezzo di pizza, una spremuta e una vasca piena d’acqua calda dove rilassarci …caspita…non ci crederete ma la cittadina di Gubbio ha esaudito i nostri sogni fin dall’entrata… Alle porte della città una stupenda pasticceria , la MD milledolci, ci ha coccolato su tutto..anzi ci siamo anche permessi due dolcini in più…in fondo c’è le siamo meritati!!! Arrivati nella prima struttura che ci ha risposto, la Casa Accoglienza Istituto maestre Pier Filippini, abbiamo subito controllato il bagno…e siiiiii!! Vasca presente!!!! Ih ih pellegrini fortunati!!!
Dopo esserci rilassati, siamo usciti a conoscere un po’ la città …Gubbio e’ bellissima, incantevole… Una città a misura d’uomo….c’è un energia strana, buona…un paese che ti mette una tranquillità ed una serenità addosso fantastica.
Dopo un giro fra le varie stradine, ci attira una graziosa chiesa con le porte in vetro,dentro cinque suore che facevano messa; appena mi sono avvicinata alla porta ancora chiusa, una di esse si gira e ci invita ad entrare. Gentilmente siamo entrati… Che bella chiesa.. Semplice , umile e loro con una voce angelica ci hanno accolto in preghiera.
Ora non sto qui a spiegarvi la nostra emozione… Perché e’ inspiegabile… Sta di fatto che questo incontro ci ha segnato entrambi… La luce negli occhi che queste giovanissime suore ( dai 25 ai 37 anni) , capitanate da Suor Daniela ( notare il bellissimo nome) , avevano l’espressione vera dell’amore…. Sta di fatto che ci siamo fermati a mangiare con loro… Riso, scherzato come vecchi amici! Che persone meravigliose! delle grandissime amiche…
Dopo averle salutate, con la promessa di vederci presto, abbiamo finito il nostro tour per la città … In silenzio, ancora in estasi per quello splendido incontro, ed ancora di più dopo aver visto la piazza Grande… Che spettacolo! Da vivere e visitare…un posto dove trasferirsi per stare sereni!
* Giorno 7 :Tappa da Gubbio a Valfabbrica
Info utili:
Cammino :Difficoltà E ma lunga Durata 9/10 ore – km 38
Costi: pernottamento presso Ostello Francescano a Valfabbrica 15 euro
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Penultimo giorno di cammino… Mi sono svegliata con una nuova energia! Pronta ad affrontare la tappa più lunga ed impegnativa del percorso….ed in compagnia e’ tutto più piacevole.
Siamo partiti entrambi da Gubbio con la voglia di rimanere … Ma il nostro cammino deve proseguire…
La tappa non e’ molto panoramica o bellissima…. Su e giù per le colline umbre ..Solo lunga ed in più è la penultima… Perciò pensieri, sentimenti contrastanti, riflessioni sull’ incontro di ieri, ci fanno parlare tanto e creano un bel legame, che spero si mantenga nel tempo… questo piccolo grande ragazzo merita molto dalla vita..
La giornata e’ lunga ed arriviamo a Valfabbrica che è già buio…due leprotti ci attraversano la strada prima di entrare in città…. Stanchi ma soddisfatti come se avessimo scalato il Monte Rosa, ci siamo recati all’ostello francescano, accanto ad una bellissima chiesa dedicata a San Sebastiano e dopo un pizzino siamo crollati…
Il paese e’ molto bello, tutto in sasso, con dei vicoli caratteristici e ancora alcune antiche mura in ottimo stato; la luce della sera da al paese quel tocco di suggestione particolare… O è la stanchezza dei km fatti oggi???
Penultima notte… Ultimi sogni liberi …
*Giorno 8 Tappa da Valfabbrica ad Assisi
Info utili:
Cammino :Difficoltà T Durata 4 ore – km 15
Costi: pernottamento ad Assisi con prima colazione ( anche al sacco) presso Ostello della Pace 18 euro ( ottima posizione, comodo per prendere il bus per andare in stazione – chiuso gennaio e febbraio).
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L’ultima tappa e’ quella più difficile emotivamente… Si ha voglia di arrivare ma anche di farlo molto lentamente… Godersi proprio tutto.
Io e Filippo abbiamo deciso di concludere questa avventura insieme.
C’è la siamo presi con comodo però … Prima una ricca colazione in una panetteria/bar/pasticceria di Valfabbrica gestita da una simpaticissima ragazza napoletana e poi pronti per partire…
Partenza in salita, dopo qualche chilometro su asfalto eccoci dentro al bosco…. Oggi siamo particolarmente taciturni… ..qualche battuta e racconti vari..e subito i pensieri, le decisioni si fanno sentire di più..Ma siamo più sereni si vede!
Incontriamo dei enormi mailoni e qualche scoiattolo…il sentiero, dopo un po’ di salite ritorna in piano fino ad una croce del pellegrino, dove ogni “camminatore” si può fermare e lasciare un sasso o ciò che vuole….
Da qui di scende, il sentiero diventa una strada bianca tutta in discesa fino alla piana dove una distesa di ulivi la fa da padrone; oggi i contadini raccolgono le olive..che bello vedere l’uomo che raccoglie i frutti della terra.
Il paesaggio e’ molto rurale e piano piano … In lontananza , in cima ad una collina, vediamo Assisi. Da quel momento passano quasi due ore…e ci ritroviamo al bosco di San Francesco, ultima salita su asfalto, ultimo sforzo… Filippo davanti ed io dietro…. Piano piano, passo dopo passo… Ripenso al viaggio che è quello che conta… Arriviamo alle porte della città; due foto… Qualche esitazione, e poi in un silenzio quasi sacro, entriamo… che magone… A destra in fondo, come in un dipinto ,ecco la Basilica di San Francesco che ci aspetta nel suo bianco candido…
Passati i controlli di sicurezza.. Poveri militari hanno aperto e frugato nel mio zaino mmmmm….. Che puzza..ih ih ih
Gradino dopo gradino siamo arrivati sul Sacrato della Basilica. Filippo corre dentro… Io? Beh …. Io ho appoggiato il mio fedele amico zaino per terra, i miei fantastici bastoncini … E mi sono sdraiata …. Godendomi ogni attimo del momento.
Assisi e’ stupenda, la sensazione che ho provato a La Verna e a Gubbio le ho riprovare in questa città. Non ci sono parole per descriverla… Bisogna viverla ! Tantissime le cose da vedere, le tante chiese, il centro storico ….e’ un museo a cielo aperto…. Ma quanto e’ bella la nostra Italia!
Dopo un tour nella città e tante emozioni che non sto qui a descriverveli perché , come Smigol del signore degli anelli, sono il mio tesoro… Abbiamo presentato le nostre credenziali all’ufficio accanto alla Basilica ed orgogliosi del nostro ultimo ( per ora) timbro, abbiamo ritirato il nostro Testimonium ( come la Compostela a Santiago) .
Tristemente è ora dei saluti…il mio piccolo grande amico pellegrino deve partire… Sono contenta di averlo conosciuto… E poi nulla è per caso…
Sola cammino per Assisi… Ripercorro all’indietro il mio viaggio…
Ultima notte in ostello, ci sono anche i giovani veneti; due chiacchiere e tante risate e poi a letto domani inizia un nuovo cammino per tutti.
Il mio cammino e’ terminato… Considerazioni? Riflessioni?? Beh ho una bella vita, non mi manca nulla, devo esserne consapevole e reputarmi fortunata, ho una famiglia stramba che mi ama, degli amici che mi sono accanto ( pochi ma buoni), un lavoro che amo e che anche nel cammino mi ha fatto sentire amata , degli obiettivi da raggiungere e se alcuni non arriveranno, non la prenderò come una sconfitta, ma solo che il mio cammino non passava per quella strada.
Ho affrontato questa splendida esperienza fisicamente da sola, riscoprendo tante cose di me stessa ed una voglia di vivere meglio, cambiando priorità e con la voglia di custodire con me un tesoro che ho conquistato… La serenità e la sicurezza di farcela.
Una pellegrina non è mai totalmente da sola… Perciò grazie…. Alla mia famiglia che mi sostiene sempre sempre, al mio compagno con me da quasi cinque anni, per aver cercato di combattere con me alcune paure e demoni; a quegli amici che si sono fatti sentire in qualche modo per farmi compagnia; alle mie amiche Michela e Noemi, per le parole e consigli ; a chi mi ha seguito sui social… Azz tantini non me lo aspettavo.. e naturalmente a Sportway per avermi sostenuto in questa avventura con attrezzatura, materiale e spirito…grazie di aver creduto in me!
Ma soprattutto grazie a chi ho incontrato nel cammino… Un grazie pieno d’amore in tutte le sue splendide forme, grazie agli sguardi, le confidenze , le risate e per aver condiviso viaggi mentali e macinato chilometri… grazie alle magnifiche suore di Gubbio che mi hanno dato tutto con un semplice abbraccio, grazie alla natura ed agli animali che mi hanno fatto sentire protetta e mai in pericolo…..grazie a San Francesco e la sua straordinaria energia…. al mio zaino… compagno fedele di tanti chilometri, esperienze, sofferenze e gioie…uno zaino che i primi giorni come sempre non sopporti..perché pesa, da fastidio e poi…Non ne faresti a meno…. Sai che quello che hai lì dentro ti basta e con quello sei veramente libero di vivere!
Spero di essere stata in grado di trasmettervi qualche sensazione…una minima…
Perciò avanti viaggiatori, pellegrini, camminatori…prendete poche cose, quelle veramente indispensabili e partite con il vostro zaino, da soli, in compagnia…come volete…. Cercando di vivere sempre liberi da tutto…senza preconcetti, senza barriere mentali o fisiche, per quelle ci pensa già la società in cui viviamo a farlo!
Il treno si è fermato…. Sono arrivata a “casa” pronta a ricominciare….
Buon cammino buona gente …di cuore !
Daniel@
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